lunedì 28 maggio 2012

Il Comitato ha incontrato i bambini delle elementari.

Grazie alla lodevole iniziativa di Francesca Brettanico,  Istruttrice di Educazione Ambientale  presso una  scuola elementare  della Spezia,  è stato organizzato un breve incontro didattico tra i bambini di una classe IV e il nostro Comitato.
Dopo diverse lezioni in aula, durante le quali è stato spiegato ai bambini l'importanza nell'aver rispetto per la natura e gli animali, come degna conclusione del  progetto, i piccoli scolari sono stati portati per  una escursione  in Piazza Brin,  dove con i propri occhi hanno potuto constatare i danni causati dalla fortissima concentrazione di piccioni nel quartiere. Si sa, i bambini sono spontanei, espressivi e molto fantasiosi ma in questo caso alla visione dei cumuli e delle macchie di guano presenti su strade, marciapiedi e facciate dei palazzi,  il commento è stato unanime: "Che schifo!!!"
In Piazza Brin i bambini hanno incontrato il Presidente del Comitato "Liberiamoci dai Piccioni" Francesco Caporaso, che con molta soddisfazione  ha accolto l'invito della  Brettanico.   C'è da dire che da sempre, tra le richieste del  Comitato, c'è anche  quella di dare avvio ad  una campagna informativa, partendo dalle scuole, affinché venga recepito dai cittadini  che dare cibo ai piccioni, oltre a creare disagi ad altri cittadini, è un danno per gli stessi volatili.
Ai circa 25 bambini entusiasti e "schifati"   è stato spiegato che il comitato non è assolutamente contro i piccioni ma che, contrariamente a quanto molti credono o vogliono far credere,  tiene alla loro sorte. Dare cibo ai piccioni, infatti, significa non amarli perché col tempo gli animali diventano dipendenti dall'uomo,  perdendo la loro natura selvaggia e la capacità di procurasi cibo da soli.   Inoltre, il deplorevole e sconsiderato comportamento di chi nutre i piccioni con continuità, come regolarmente accade da anni nella nostra città, produce in molte persone intolleranza e rabbia verso i piccioni che di fatto  sono del tutto incolpevoli.
Alla base di tutti i problemi generati in natura la causa è sempre da cercare nel comportamento incosciente  dell'uomo. I bambini lo hanno capito bene, gli adulti non ancora. Lo capiranno? Non si sa.
Concludiamo con una speranza ed un rammarico:
la speranza  che questa iniziativa  non resti un caso isolato e che sia presa come esempio da tutti gli insegnanti in tutte le scuole;
 il rammarico nel dover pensare come, per il capriccio di pochissime  persone incoscienti che allevano i piccioni in città, migliaia di cittadini debbano vivere nel disagio, nel pericolo sanitario e nell'assenza totale di decoro oltre a considerare i danni economici prodotti ai singoli cittadini e all'intera collettività per le ingenti spese sostenute dal Comune per cercare di porre rimedio al problema.

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